ChatGPT ora può vedere, sentire e parlare
ChatGPT, il famoso modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, sta introducendo nuove funzionalità che gli permettono di vedere, sentire e parlare. Queste nuove capacità offrono un’interfaccia più intuitiva, consentendoti di avere una conversazione vocale o mostrare a ChatGPT ciò di cui stai parlando.
La possibilità di utilizzare la voce e le immagini amplia le modalità di utilizzo di ChatGPT nella tua vita quotidiana. Ad esempio, puoi scattare una foto di un luogo famoso durante un viaggio e avere una conversazione in tempo reale su ciò che lo rende interessante. Quando sei a casa, puoi scattare foto del tuo frigorifero e dispensa per scoprire cosa cucinare (e fare domande di approfondimento per ottenere una ricetta passo passo). Dopo cena, puoi aiutare tuo figlio con un problema di matematica scattando una foto, cerchiando il problema e ottenendo suggerimenti da condividere con entrambi.
Le funzionalità vocali e di immagine verranno introdotte gradualmente per gli utenti Plus e Enterprise di ChatGPT nelle prossime due settimane. La funzionalità vocale sarà disponibile su iOS e Android (opzionale nelle impostazioni) e l’utilizzo delle immagini sarà possibile su tutte le piattaforme.
Questo aggiornamento rappresenta un passo avanti significativo per ChatGPT, che diventa sempre più versatile e interattivo. Le nuove funzionalità consentono agli utenti di comunicare con il modello in modo più naturale e di ottenere risposte ancora più precise e personalizzate.
L’integrazione di immagini e voce in ChatGPT apre la strada a molteplici possibilità di utilizzo, sia per scopi personali che professionali. L’interazione con il modello diventa più coinvolgente e permette di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale.
Se sei un utente Plus o Enterprise di ChatGPT, preparati a sperimentare queste nuove funzionalità nelle prossime settimane. E se sei un appassionato di intelligenza artificiale, questo è sicuramente un aggiornamento da tenere d’occhio, poiché rappresenta un ulteriore passo verso un’interazione sempre più avanzata tra umani e macchine.